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Lombalgia: lo stile di vita è la chiave

Il termine lombalgia in ambito medico indica una condizione clinica, comunemente nota come “mal di schiena”, caratterizzata da dolore in zona lombare più o meno diffuso con possibilità di irradiazione agli arti inferiori (lombosciatalgia/ lombocruralgia).
L’incidenza sulla popolazione è molto alta, la lombalgia infatti è una delle principali cause di perdita di giornate lavorative con un forte impatto sociale ed economico, si stima che circa il 60-80% di persone abbiano sofferto nella propria vita di dolore lombare.

Tipi di Lombalgia

Abbiamo sostanzialmente due tipi di lombalgia: acuta e cronica.
La lombalgia acuta è ad insorgenza improvvisa, solitamente in seguito a sforzi sostenuti con il tratto lombare (sono molto rischiosi i movimenti combinati in flessione e rotazione), e si presenta con forte dolore che rende incapace il paziente di fare qualunque movimento.
La lombalgia può essere definita cronica se la persistenza dei sintomi dopo un fenomeno acuto o latente (quindi con dolore minore ma costante) supera le 8-12 settimane. Solitamente è meno invalidante e permette le attività quotidiane ma è caratterizzata da un dolore costante che influisce pesantemente sulla qualità di vita del paziente riducendone la mobilità e predisponendolo ad episodi acuti.

Diagnosi e Cause

Il paziente, dopo un primo episodio di lombalgia, rispetta un periodo di riposo con eventuale assunzione di farmaci antinfiammatori o miorilassanti per poi eseguire un ciclo di fisioterapia e/o osteopatia con lo scopo di estinguere completamente i sintomi ed evitare la cronicizzazione della patologia.

Le cause della lombalgia possono essere le più varie: muscolari, articolari, discali (ernia o protrusione) e viscerali; negli ultimi anni però è emersa l’importanza della componente bio-psico-sociale e quindi tra i fattori di rischio possiamo sicuramente aggiungere lo stress, la depressione, l’insoddisfazione lavorativa e sociale, il fumo e l’ansia; questo dimostra l’intima relazione tra lombalgia e stile di vita.
Il dolore è un campanello d’allarme grazie al quale il nostro corpo ci comunica che qualcosa non va, il difficile è capire cosa sia; è stato lo sforzo in palestra? oppure le 8 ore passate seduto in ufficio? A volte nessuna delle due, può capitare che il dolore sia espressione dello stress accumulato per i motivi più disparati.
Per una diagnosi accurata può essere utile svolgere esami strumentali come radiografie e risonanza magnetica ma è fondamentale ribadire che non c’è correlazione diretta tra problemi discali e dolori. Grazie ad un buon lavoro terapeutico e preventivo infatti un paziente con protrusione e/o ernia non espulsa può avere una buona qualità di vita con poco o nessun dolore.

Trattamento

In parallelo al trattamento farmacologico, se necessario, ed al riposo si può intervenire in maniera molto efficace sulla lombalgia con la fisioterapia e l’osteopatia.
La seduta fisioterapica nel caso di paziente con dolore lombare consiste in tecniche di massaggio per ridurre la contrattura muscolare, stretching per migliorare l’elasticità, associati a lavoro posturale ed esercizio terapeutico.
Il paziente sarà poi istruito sugli esercizi da svolgere a casa in autonomia, come autoposture ed esercizi per il mantenimento della mobilità articolare, in modo da mantenere ed amplificare i risultati raggiunti dal trattamento fisioterapico.

Con la seduta osteopatica si andrà invece a lavorare oltre che su questi fattori anche sulle zone disfunzionali di tutto il corpo in maniera globale per cercare di arrivare alla causa che ha creato uno squilibrio con sovraccarico della parte lombare; le tecniche più utilizzate sono di tipo manipolativo per migliorare la mobilità vertebrale e viscerale poiché spesso gli organi della parete addominale possono dare irradiazione in zona lombare.

Prevenzione e consigli

Il dolore lombare dunque è molto più diffuso di quanto si possa pensare, lo strumento primario per evitare di incorrere in questo problema rimane sempre la prevenzione; prendersi cura di se stessi dal punto di vista fisico e mentale è essenziale.
Lo stile di vita sedentario, l’alimentazione scorretta e lo stress sono i peggiori nemici della nostra schiena, è importante quindi adottare delle sane abitudini quotidiane che spesso possono essere più utili di qualsiasi farmaco; eseguire quotidianamente degli esercizi di allungamento, mantenere la mobilità articolare e in generale avere uno stile di vita attivo.
Il dolore molto di frequente non ha solamente cause fisiche, è spesso la manifestazione di un problema che riguarda la sfera psico-sociale e quindi difficilmente diagnosticabile, è per questo motivo che il consiglio principale è di analizzare i vari aspetti del nostro stile di vita per riuscire così ad intervenire dove necessario in maniera più efficace.
Fare sport, mangiare bene e fare le cose che ci rendono felici è il miglior trattamento.

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